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La potatura del vigneto Aglianico del Taburno

La potatura del vigneto Aglianico del Taburno

La Rinascita

Si preparano le piante, attraverso la potatura, ad affrontare il freddo. Si da alle viti la forma e il potenziale per affrontare una nuova fioritura cercando di controllare il carico di gemme che arriverà.
Inoltre si preparano le marze per nuovi impianti e si lascia nel terreno parte della potatura secca che poi diventa concime per il terreno.
Insomma a gennaio la vigna è come un risveglio mattutino: ci si stropiccia gli occhi e lentamente ci si prepara per affrontare un giorno nuovo.

La bontà del vino Aglianico che andremo a bere in tavola inizia dall’amore che daremo durante la potatura della vite.
Vediamo qual è il periodo ideale per la potatura, quali sono gli obiettivi che si prefigge, e come si realizzerà.

La Potatura Invernale

La potatura invernale si esegue quando la pianta ha perso interamente le foglie.
Può essere effettuata anche in autunno.
La discriminante nell’inizio del lavoro è data dalla posizione geografica in cui si trova la vite.
Nei paesi centro-settentrionali il periodo ideale è tra gennaio e febbraio.
Questo perché le temperature rigide dei mesi precedenti potrebbero danneggiare la coltivazione.
Nei paesi del Mezzogiorno, invece, soprattutto in quelli con temperature più miti, è possibile iniziare anche in autunno.

 

La Potatura Estiva

La potatura estiva non ha invece un periodo preciso in cui intervenire.
Orientativamente le diverse fasi avvengono nel periodo primaverile.
In particolare la spollonatura e la scacchiatura, avendo l’obiettivo di rimuovere i germogli dal legno vecchio, avvengono intorno alla metà di aprile.
È in questo periodo che i germogli si possono togliere facilmente.
Per quanto riguarda la cimatura dei tralci, invece, occorre che l’intervento sia terminato entro la fine di giugno.

Obiettivi della potatura

Grazie  alla potatura della vite si perseguono diversi obiettivi.

  •  Riduce i tempi in cui la vite inizia a fruttificare e ad ottenere una produzione costante.
  • Si ha un miglioramento della qualità del frutto in tutti i suoi aspetti.
  • Con la potatura si distribuisce al meglio gli elementi nutrizionali della pianta.
  • Serve per modellare la forma della pianta, in modo da modificare quella dell’intero impianto.

Come si esegue

Esistono principalmente due tecniche con cui viene eseguita la potatura vite: a cordone permanente e a tralcio di rinnovo.

La potatura a cordone permanente si riferisce a forme di allevamento in cui la pianta produce da tralci molto corti del capo a frutto.
Le forme di allevamento per cui è necessaria questa tecnica sono: a cordone speronato, a cordone libero e a doppia cortina.
Nel cordone speronato la pianta si sviluppa orizzontalmente, in quanto nella stessa posizione viene legato, a un fil di ferro e a circa un metro da terra, il capo a frutto.

Nella potatura con tralcio di rinnovo, chiamata anche potatura mista, i tagli ai tralci hanno lo scopo di creare nuovi ceppi.
Da qui si formeranno sia i grappoli, sia i capi a legno.
Le forme di allevamento che prevedono l’utilizzo di questa tecnica sono: a Guyot, a pergola e a doppio capovolto.
Anche nella potatura a Guyot il capo a frutto è orizzontale e legato al fil di ferro.
In questo caso, però, l’altezza è di circa 80 cm dal suolo, mentre la pianta si svilupperà con i rami rivolti verso l’alto